News / Ecobonus e Conto Termico, le differenze da conoscere!


L’avvento del 2019 comporta esaminare quelle che sono state le modifiche o le proroghe, che lo Stato Italiano ha messo a disposizione dei cittadini italiani.

In quest’articolo esamineremo Conto Termico ed Ecobonus che non hanno subito grosse modifiche rispetto al 2018. Vediamo insieme in cosa consistono.

Il Conto Termico 2019 è un fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell'efficienza energetica di edifici e abitazioni. Esso prevede dei bonus economici equivalenti fino al 65% della spesa sostenuta per il miglioramento dell'efficienza e del risparmio energetico degli edifici e per la produzione di energia rinnovabile, per Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati, sia imprese che di natura residenziale.

I privati possono presentare le richieste di rimborso spese alla fine dei lavori, con la modalità dell'accesso diretto. Le Pubbliche Amministrazioni possono invece sfruttare anche la modalità cosiddetta "a prenotazione", che dà la possibilità di usufruire degli incentivi prima dell'avvio dei lavori.

Vengono ammessi al bonus incentivi Conto Termico 2.0 2019 gli impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia termica e gli interventi per il risparmio energetico (sostituzioni di caldaie gpl o metano, per esempio, o nuove installazioni, valvole termostatiche).

L’Ecobonus è invece l’incentivo che permette di detrarre dall’Irpef il 50% o il 65% dei costi sostenuti per aver apportato migliorie energetiche alla casa. Fra le opere che rientrano nell’Ecobonus vi è la sostituzione di caldaie tradizionali con modelli a condensazione in classe A, l’installazione di pannelli solari o di altri strumenti che rendono l’abitazione sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. La detrazione prevista dall’Ecobonus viene calcolata su una spesa massima di 100.000 euro. Lo sconto così ottenuto viene spalmato su dieci anni e suddiviso in dieci rate-bonus detratte dalle tasse risultanti dalla dichiarazione dei redditi annuale.

Per gli impianti di climatizzazione invernale non c’è nessuna variazione nel 2019 rispetto allo scorso anno. In particolare, anche nel 2019, la detrazione per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A spetta nella misura del 65% delle spese, se si installa contestualmente anche un sistema di termoregolazione ‘evoluto’, come ad esempio un termostato ambiente e/o valvole termostatiche, altrimenti la detrazione Irpef scende al 50%. Si arriva a detrarre il 65% delle spese anche nel caso in cui gli impianti tradizionali di climatizzazione invernale vengano rimpiazzati da impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione «assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro».

Una delle domande più frequenti è se è più conveniente il Conto Termico o l'Ecobonus. La risposta migliore a questa domanda è la seguente: dipende.

L'argomento più dibattuto è proprio quello relativo alla sostituzione della vecchia caldaia per il riscaldamento e l'acqua calda sanitaria con una macchina di nuova generazione. L'iter burocratico del Conto Termico è molto più complesso di quello per usufruire degli Ecobonus, ne consegue che per la sostituzione della caldaia con una nuova a condensazione la scelta consigliata, ma per molti versi obbligata, è quella della detrazione fiscale degli Ecobonus, che tra l'altro, come già detto, è del 65% se si installa contemporaneamente un sistema di termoregolazione.

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